Stranezze dal Mondo #1 - La nuova rubrica di BloGemini

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Tanti sono i progetti che BloGemini sta pensando e progettando proprio in questo periodo, primo fra tutti la rubrica settimanale creata esclusivamente da BloGemini in collaborazione con un giovane e promettente giornalista.

Di cosa parla la rubrica?

La rubrica parlerà delle vicende più assurde, le stranezze più inimmaginabili che le persone di tutto il mondo ci offrono, sperando di regalrvi una lettura simpatica e piacevole che porti un riscontro positivo con commenti dai nostri lettori.

Dunque non aggiungo altro e godetevi la prima serie di vicende ringraziando ancora il nostro giornalista Samuele.

Vivere per due anni su un water. Si può? Sembrerebbe di sì.

Questa folle e incredibile storia arriva dagli Stati Uniti d’America. Sembrerebbe, appunto, che una ragazza trentacinquenne abbia vissuto per due assurdi anni seduta sul water del bagno del fidanzato, in Kansas. La donna, fermamente decisa a non abbandonare la posizione per nessun motivo al mondo, veniva quotidianamente nutrita ed accudita dall’amorevole fidanzato che le portava il cibo e la incitava educatamente ad alzarsi dal proprio sanitario.
All’ennesimo fallimento delle sue preghiere, però, ha deciso finalmente di avvertire la polizia dell’ingombro che gli otturava il wc ostacolandolo nell’espletare le sue funzioni corporali. Bè, tutto sommato c’è anche da capirlo povero ragazzo, per due anni si è tenuto tutto dentro ( e vista la situazione, non credo si tratti solo del segreto sull’occupante del suo water ). La donna,intercettate polizia ed ambulanza è stata immediatamente trasportata in ospedale assieme alla decorativa tavoletta, che ormai non era altro che una diramazione del suo corpo. Parte di lei. Solo grazie ad un impegnativo intervento chirurgico si è riusciti a separare i due “siamesi” che fino a quel momento avevano vissuto in simbiosi.
Lo sceriffo, tra quelli che hanno soccorso la convinta occupatrice del bagno, ha dichiarato che quest’ultima al momento del loro arrivo appariva sconcertatamente “disorientata” e che, logicamente, le sue gambe erano “atrofizzate”.
Ora, tralasciati i plausibili dubbi sulla veridicità della notizia, un po’ di cose da chiedersi, sopraggiungono. Tipo: per quale motivo il fidanzato avrebbe atteso ben due anni per chiedere il prezioso aiuto delle forze dell’ordine? Quale folle e alieno motivo avrebbe spinto la ragazza a trascorrere un così lungo periodo della sua esistenza proprio su un water (che non ci sembra il miglior posto dove trascorrerci anni )? Ma, soprattutto, nel frattempo, durante l’occupazione volontaria del suo sanitario, dove espelleva le sue “energie negative” il nostro eroe? Dubbi sconcertanti. Talmente sconcertanti che gradiremmo anche rimarressero tali.

Vietato morire!

“Non c’è posto, ragazzi. Cercate di non morire. Anzi, da adesso in poi è pure vietato!”. Queste, in sostanza, le parole del sindaco di un paesino della Francia meridionale, Sarpourenx. Che subito dopo ha aggiunto e ribadito che nessuno dei 260 abitanti del paesino potrà concedersi il lussuoso privilegio di morire sul territorio comunale. Aspettate però: a meno che non si possieda e si disponga già di un loculo al cimitero. Già, perché di posto, non ce n’è.
Il sindaco ha deciso di affrontare anche in questo modo, con questo stravagante programma politico, la corsa alle prossime elezioni che lo vedono candidato per un settimo mandato.
Durante il quale, ovviamente, se verrà eletto sarà impegnato nella ricerca di nuovi posti per il cimitero comunale ormai completamente “sovrappopolato”.
I cittadini sono comprensibilmente stupefatti, ma anche parecchio preoccupati. Chi contravverà all’ammonizione (cioè chi si “permetterà” di lasciare questo mondo crudele), infatti, “sarà soggetto a severe sanzioni”, si legge.
Insomma, dopo lo scandalo tutto italiano della legge sull’indulto che prevede la prematura scarcerazione di pericolosi criminali per il problema del sovraffollamento delle patrie carceri, ora anche i cimiteri si riempiono a dismisura e, di conseguenza, si attuano ridicoli e assurdi provvedimenti. Speriamo solo che questo “problema” resti confinato in questo ridente paesino francese, e che nel resto del mondo non si debba fare a gomitate, almeno per morire.

Alla prossima settimana!

Samuele