Stranezze dal Mondo #2 - Limiti e Voti!

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L'altra settimana grazie alla collaborazione di BloGemini ed il giovane giornalista Samuele vi abbiamo presentato la rubrica settimanale Stranezze dal Mondo, che ogni sabato vi darà informazioni sulle più grandi assurdità di tutto il mondo!

Buona lettura!

Rispettare i limiti e il codice della strada:
ora diventa addirittura piacevole, grazie ad un’invenzione tutta giapponese.

Quei “diavoli” di giapponesi. Se le inventano proprio tutte. E questa non è che una delle tante, né la prima, né senz’altro l’ultima. Forse, però, una delle più stravaganti.
Proprio in Giappone, come citato sopra, un team di ricerca dell’ Hokkaido Industrial Research Institute ha messo a punto e brevettato le “Strade Musicali”.
Proprio così. Le strade musicali. Ma cosa sono?
Da quello che si può evincere dalla notizia, sarebbero delle strade, ancora sperimentali, in grado di far giungere una melodia all’interno dell’abitacolo dell’autovettura che le attraversa, ma solo ed esclusivamente se il conducente dell’auto sta procedendo nel rispetto dei limiti di velocità stabiliti. Come è possibile questo?
La carreggiata musicale sfrutta ad arte fessure, scnalature, piccoli dossi e rialzi artificialmente creati nel manto stradale per produrre le diverse note musicali del pentagramma. Ovviamente, spiega la notizia, la velocità del mezzo è fondamentale al fine della piena funzionalità del progetto, e sembra che l’iniziativa sia stata pensata apposta per l’incentivazione al rispetto dei limiti di velocità alla guida.
Ad oggi esistono ben tre strade musicali, create nel Giappone centro-settentrionale, delle quali una “suona” una canzone di un famoso gruppo pop giapponese.
Come se non bastasse la canzone, poi, come segno di gratitudine e di riconoscenza verso l’automobilista rispettoso della legge, lungo il percorso sono stati installati degli indicatori luminosi che emettono dei segnali verdi se la velocità al volante è correttamente e compatibilmente entro i limiti previsti.


Cinghiate a DESTRA e a manca!

Giornata di voto. Un tranquillo signore si reca alle urne per esprimere quello che è un suo dovere nonché un diritto. Come previsto dalle norme adottate quest’anno per evitare spiacevoli inconvenienti, l’uomo lascia il suo telefono cellulare fuori dalla cabina elettorale e questo comincia a squillare rumorosamente con l’inno del Popolo della Libertà impostato come suoneria. Un altro elettore, evidentemente contrariato, lo prende letteralmente a cinghiate. E non è un eufemismo. Sfilatosi la cintura dai pantaloni, ha colpito al volto il tranquillo proprietario del telefono squillante. Di cattiveria. Quest’ultimo, poi, ha sporto denuncia ai carabinieri per il gesto subito. Cosa non può una divergenza di ideologie politiche.

E voi che ne pensate?

Samuele
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